solo4sensi incontra le classi seconde dell’Istituto Matteotti di Sesto Calende: una mattinata di ascolto, domande e scoperte sensoriali

Cosa succede quando in un’aula di scuola primaria entrano in gioco altri sensi? Quando si lascia da parte la vista per aprirsi all’ascolto, alla curiosità e alla meraviglia?

Venerdì 4 aprile 2025 siamo stati ospiti dell’Istituto “Giacomo Matteotti” di Sesto Calende, in provincia di Varese, grazie all’invito della maestra Laura. Ad accoglierci, due classi seconde e un’atmosfera di attesa silenziosa, quella che precede qualcosa di nuovo, di diverso, di emozionante.

Fin da subito i bambini si sono trasformati in piccoli esploratori e giornalisti: ci hanno posto domande di ogni tipo, alcune divertenti, altre spiazzanti per la loro profondità.
“Come fate a vestirvi?”, “Come fate a mangiare?”, “Come fate a disegnare?”
Ma una in particolare ci ha lasciati senza parole:
“Come fate ad innamorarvi?”

In quella domanda, semplice ma disarmante, c’era già tutta la sensibilità che spesso dimentichiamo di avere anche noi adulti.

Abbiamo proposto l’ascolto di un file audio che evocava immagini diverse in ciascuno: chi ha pensato a un parcheggio, chi a una prigione, chi a una saracinesca. Segno che ogni suono risveglia un mondo interiore unico, legato a esperienze e immaginazione.

I momenti di maggiore entusiasmo? Quando hanno scoperto che anche noi conoscevamo i Pokémon. Un attimo, e le barriere sono crollate: eravamo semplicemente “persone che parlano con bambini”, senza etichette.

Una delle scene più belle è impressa proprio nell’ultima foto della giornata: bambini che si girano per guardare, con attenzione e curiosità, mentre qualcuno di noi mostra come ci si orienta con il bastone bianco. In quell’istante, tra zaini colorati appoggiati a terra e vocine che chiedono “posso fare una domanda?”, abbiamo visto nascere il senso di questa esperienza.

Abbiamo portato testimonianza, sì. Ma siamo tornati a casa con molto di più: sorrisi, stupore e consapevolezza.

Un grazie sincero alla maestra Laura, alle insegnanti dell’Istituto Matteotti e a tutti i bambini per averci accolti con mente aperta e cuore curioso.
Come abbiamo detto loro, ora saranno messaggeri: potranno raccontare questa esperienza e diffondere, attraverso le loro parole, il senso autentico di ciò che significa inclusione.